Stiftung Warentest: studio comparato dell’associazione dei consumatori più prestigiosa della Germania sulle creme alla nocciola

Il test effettuato lo scorso aprile dalla Stiftung Warentest, la più grande e riconosciuta associazione di consumatori della Germania, su 21 creme alla nocciola ha dato risultati non scontati. La ricerca è stata strutturata con diversi indicatori: gusto, livelli di sostanze potenzialmente dannose, capacità nutrizionali e fisiologiche, confezionamento ed etichettatura. Tra le creme esaminate vi sono anche la Nutella, che contiene olio di palma, e la Nocciolata di Rigoni d’Asiago, che contiene olio di semi di girasole.

Vengono individuate aflatossine, microtossine generate usualmente da specie funginee come le muffe, sono stati rilevati in 16 dei 21 prodotti, anche se tutti rispettano il limite corrente per essere considerati tossici per l’uomo. Fino al 2010, la regolamentazione prevedeva un massimo di 4 microgrammi di aflatossine per ogni chilo di nocciole utilizzate nelle creme. Il valore limite è stato aumentato in tutta l’UE a 10 microgrammi per facilitare il commercio in tutto il mondo dei prodotti a base di questo ingrediente.

Non solo, ad essere stati valutati anche i livelli di 3-monocloropropandiolo esteri (3-MCPD esteri) e glicidil esteri. che possono generarsi durante la lavorazione ad alte temperature degli oli e dei grassi vegetali. L’EFSA, nel report pubblicato durante maggio 2016, ritiene che il 3-MCPD possa essere cancerogeno, mentre il glicidolo, sottolinea l’associazione Stitfung Warentest, lo è quasi sicuramente.

I risultati del test per le due creme italiani ribaltano la concezione comune: la Nutella, a base di olio di palma, non contiene alcun contaminante fra quelli riportati ed esaminati; la Nocciolata a base di olio di semi di girasole invece contiene livelli di tossicità potenzialmente dannosi.

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